Nella guerra tra uomo e donna lasciate vincere l’amore

Possiamo cominciare con l’affermare che un’unione tra uomo e donna, felice, meravigliosa, perfetta, che duri, è… Impossibile! Contro natura!

Proviamo a ragionare sul perché e a cercare delle soluzioni.

L’uomo e la donna sono esseri che per costituzione, fisiologia, genetica e caratteristiche appartengono a mondi opposti. Un famoso libro recita: “Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere”, dunque appartengono a “pianeti” diversi.

Lo stesso Freud (1856-1939) un giorno scrisse: “il grande quesito a cui non sono riuscito mai a dare una risposta malgrado i miei 30 anni di ricerca nell’animo femminile è: che cosa vuole una donna?” e, probabilmente, se Freud fosse stato una donna avrebbe detto il contrario: “cosa vuole un uomo?”

I “doppi” della psiche, secondo Jung sono proprio l’Anima e l’Animus (aspetti femminili e aspetti maschili), con caratteristiche opposte e che indicano due valenze psichiche polari.

Questo ci fa riflettere sul fatto che conciliare e “integrare” degli opposti è cosa assai ardua, ed è quello che storicamente cercano di fare uomo e donna per stare insieme, con risultati spesso non soddisfacenti, se non disastrosi.

Esistono inoltre dei luoghi comuni rispetto agli atteggiamenti maschili e femminili che non fanno altro che accentuare queste differenze, creando un divario talvolta incolmabile.

Ecco alcuni miti da confermare, e altri da sfatare, rispetto al modo di amare dell’uomo e della donna, visti anche i cambiamenti sociali e culturali del giorno d’oggi, che sembra stiano (in alcuni casi) ribaltando i ruoli.

 

VERO

L’uomo tende a dare più importanza all’aspetto fisico, soprattutto all’inizio.

La donna dà meno importanza all’aspetto fisico ma è più selettiva rispetto alla posizione sociale dell’uomo.

 

FALSO

L’uomo è estremamente razionale.

La donna più romantica ed emotiva.

 

VERO

L’uomo è più pragmatico e privilegia la condivisione di attività piacevoli e pratiche con la partner.

La donna privilegia la condivisione di aspetti più affettivi e progettuali.

 

FALSO

L’uomo ha timore di avere figli.

La donna ha necessità irrefrenabile di avere figli.

 

VERO

L’uomo vive il sesso come un’attività frequente e diversificata.

La donna privilegia la qualità, e dunque, più amore e calore nei rapporti sessuali.

 

FALSO

L’uomo è orientato al potere, al controllo e alla gerarchia anche nel rapporto di coppia.

La donna tende ad essere succube e sottomessa.

 

VERO

L’uomo ama sentirsi necessario e risolvere problemi.

La donna è più portata all’interiorità, all’intuizione, all’espressione verbale.

 

FALSO

L’uomo tende all’indipendenza.

La donna tende alla dipendenza.

 

VERO

L’uomo tende a sfuggire alle problematiche affettive di coppia.

La donna tende ad affrontare le problematiche di coppia.

 

FALSO

L’uomo ha più desiderio sessuale.

La donna ha meno desiderio sessuale.

 

VERO

L’uomo tradisce di più della donna. Filogeneticamente parlando, possiamo asserire che l’uomo è seme e la donna è terra; da questo, l’uomo cerca di inseminare il maggior numero possibile di donne, la donna cerca di farsi inseminare dal minor numero possibile di maschi (anche se culturalmente e socialmente le cose sono un po’ cambiate, in teoria la natura prevede ciò).

 

Per poter conciliare queste modalità opposte di “essere” e di interagire, ecco cosa potrebbero fare entrambi i sessi:

Saper ascoltare.

È fondamentale. Non parlarsi sopra, ma soprattutto non fare lunghi ed estenuanti monologhi, per imporre all’altro il proprio pensiero, d’altronde Dio ci ha dato due orecchie e una bocca proprio perché dovremmo ascoltare molto di più di quanto parliamo.

Saper chiedere.

Quante volte le cose non dette causano equivoci, dissapori, malumori e ci si arrampica disperatamente sugli specchi nella speranza che il proprio partner “capisca da solo/a quello che voglio” quando basterebbe semplicemente chiederglielo (si risparmiano pure un sacco di energie, provateci).

Essere comprensivi, tolleranti, accomodanti senza però divenire succubi.

Saper perdonare.

Molto spesso si pensa che perdonare un tradimento, una dimenticanza, uno sbaglio del partner sia sinonimo di debolezza e sottomissione, invece può essere sinonimo di forza e maturità (un vecchio adagio cinese recitava “…la rabbia delle persone ignoranti dura diversi mesi; la rabbia delle persone mediocri dura diversi giorni; la rabbia delle persone intelligenti dura una manciata di minuti”).
Prendersi cura l’uno dell’altro vicendevolmente.

“…Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza…” diceva Battiato in “La cura”. Avere pazienza, saper aspettare e rispettare i tempi dell’altro.

 

Ed in ultimo, ma non per importanza, la passione.

Sapersi reinventare continuamente, cercare sempre nuovi stimoli sessuali e non solo, per mantenere vivo l’interesse della coppia, nella scoperta continua del partner che è sempre uguale eppure sempre diverso.

 

 

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